Quando si parla del territorio troinese, si parla di un contesto di nobile cultura e storia, nonché di rinomata arte. Al notevole fascino storico, culturale e architettonico questa città unisce la bellezza della natura che la circonda, con le quali possiede un profondo legame. La cornice naturale è quella dei monti Nebrodi, divenuti Parco nel 1993, che si caratterizzano per la varietà geomorfica e vegetazionale del paesaggio. Il parco ha un'estensione di oltre 85000 ettari e interessa 21 comuni tra le province di Messina, Catania ed Enna. Notevole è la sua escursione altimetrica, che da poche decine di metri sul livello del mare, raggiunge la quota massima di 1850 metri con Monte Soro. Il Parco è nato perchè il luogo è di rilevante interesse paesaggistico e botanico. Qui infatti antichi faggi, pioppi, salici, olmi e noccioli convivono con agrifoglio, ginestre e garofanini di bosco. A cornice di questo piccolo paradiso troviamo innumerevoli fonti d'acqua e grotte naturali, nelle quali è possibile fare soste e ammirare la fauna del luogo con gli ultimi rapaci superstiti. All'interno del Parco dei Nebrodi è possibile vedere specie di uccelli e di mammiferi che sono peculiari del Parco: il gatto selvatico che, insieme alla Lince delle Alpi, è l'unico felino selvaggio che vive in Italia, oppure il suino nero dei Nebrodi allo stato brado, o ancora la volpe rossa e poi il nibbio, l'aquila reale e tantissimi altre specie di uccelli.